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Titolo originale:Palermo 12 Giugno
Regia:Gianfranco Piazza
Produzione:Gianfranco Piazza, Salvatore Duminuco, Simone Mandalà
Fotografia:Gianfranco Piazza, Mario Estrada, Leila Calvaruso
Montaggio:Davide Orrù
SoggettoGianfranco Piazza
Montaggio audioAlberto Moscone
Due appuntamenti si contendono il teatro della città di Palermo il 12 giugno del 2022, le
elezioni per il nuovo sindaco e la finalissima per la promozione della squadra di calcio in
serie B. Dopo quarant’anni di dominio della scena politica cittadina, il sindaco Leoluca
Orlando si appresta ad abbandonare il palcoscenico. Due sfidanti corrono per la poltrona, il
candidato di centrodestra che ha riportato alla ribalta un vecchio mondo politico che
sembrava dimenticato e quello di centrosinistra, legato a Orlando. Nonostante il clima
acceso dalla campagna elettorale, un’altra passione infiamma gli animi dei palermitani. Il
successo nelle ultime giornate di campionato della squadra di calcio ha fomentato la città,
che ha iniziato ad accorrere allo stadio e nelle piazze per partecipare all’impresa della
risalita dopo il fallimento della società.
Quando si è prospettata l’ipotesi che due eventi così apparentemente lontani tra loro, le
elezioni comunali e una finale di calcio, si sarebbero disputati nella stessa giornata, si è
accesa in me la voglia di usare questa eccezionalità come filtro per raccontare la mia città, le
sue contraddizioni e speranze. Ho avuto da subito chiaro di voler costruire una storia corale,
che tenesse conto di molti punti di vista, che restituisse la frenesia dell’occasione e che
avesse la città come protagonista. In questo racconto a più voci si sono imposte alcune
figure esemplari. La destra e la sinistra nel loro rapporto consumato con la città, un sindaco
ormai stanco che si appresta a lasciare la carica e si confronta con un legame decennale
con i suoi concittadini. I palermitani, la loro relazione con la politica, fatta principalmente di
sfiducia e disillusione, e la passione calcistica, un rito collettivo che accende gli animi anche
dei più restii.
