Film details
Direction:Elena Giogli
Production:ALICE CINEMA con WHY TALES e RUFUS FILM
Executive productors:LUCA RUBINI
Cinematography:CRISTIAN DOTI
Editing:MARCO RIZZARI
Fonico: MICHELE FIORUCCI
Collaboratore al montaggio: GIAMPIERO CIVICO
Montatore del suono: MATTEO DEL VECCHIO
Fotografo di scena: MARCO MILANESI
Grafica: FRANCESCO KURHAJEC – KM STUDIO
Direttore di produzione: ALESSANDRO SIMONCINI
Con la speciale collaborazione di: JOVICA NONKOVIC
Synopsis
Il documentario racconta la storia di Dino Marinelli, un uomo alla soglia dei 90 anni che ha passato un terzo della sua vita facendo il custode all’interno del museo della sua cittadina, Città di Castello, in Umbria. Di umilissime origini, semplice ma allo stesso tempo fuori dall’ordinario: da custode, studiando da autodidatta, negli anni è diventato una guida artistica apprezzata e uno scrittore, con più di dieci libri all’attivo. Citato da studiosi d’arte, da testate giornalistiche nazionali e internazionali, ospite di trasmissioni Tv, dalla Rai alla Bbc, amico di Alberto Burri. Nel documentario, che si snoda dagli anni ‘40 fino ai giorni nostri, aneddoti divertenti, racconti biografici e vicende d’altri tempi si intrecciano ai ricordi, all’arte, alla politica e alla storia dell’Umbria e dell’Italia intera.
Director's notes
Il mio intento è stato quello di raccontare l’unicità di questo personaggio, così strettamente connesso al suo luogo d’origine, e grazie alla sua storia ho voluto far riaffiorare le affascinanti atmosfere di epoche che molti di noi non hanno vissuto ma che ora possono conoscere e comprendere grazie al racconto di chi c’era: di chi ha vissuto sulla propria pelle la guerra, il fascismo il dopoguerra e tanto altro, dagli anni ’40 fino ai giorni nostri.
Ho voluto creare un’opera che potesse ridestare il sapore di un tempo vissuto ma ormai lontano nella memoria di chi c’era e che allo stesso tempo potesse affascinare anche di chi, per ragioni anagrafiche, non conosce tante storie del passato e magari non ha la percezione dell’importanza fondamentale che un vero custode della memoria popolare come Dino Marinelli, ha avuto per l’Alta Valle del Tevere e l’Umbria intera.