Scheda tecnica
Titolo internazionale:There was nothing here before
Regia:Yvann Yagchi
Produttore:BRIGITTE HOFER E CORNELIA SEITLER
Produzione:MAXIMAGE
Sceneggiatura:YVANN YAGCHI e AURORA VÖGELI
Fotografia:GABRIEL SANDRU e LUKAS GUT
Montaggio:SELIN DETTWILER, CHRISTOPH SCHERTENLEIB, CHRISTINE HOFFET e OLIVIA FREY
Animazione: ANJA SIDLER e GEENA GASSER
Colorista: PATRICK LINDENMAIER e Andromeda Film
Mix-sound design: JACQUES KIEFFER e Magnetix
Montaggio del suono: MASSIMO DEL GAUDIO
Suono Cisgiordania e Gerusalemme: MUNTASR ABU ALUL
Suono insediamento israeliano: AMIR BOVERMANN
Musica: SÉVERINE VAËNA
Consulenza drammaturgica: CLAUDE MURET e BÉATRICE GUELPA
Assistente al montaggio: AXEL BEZENÇON
Collaborazione alla produzione: VALERIA WAGNER, MAYA GALLUZZ e MARLENE MAGGI
Coproduzione: RADIO E TELEVISIONE SVIZZERA SRF, RTS E SRG SSR
Sinossi
Un regista svizzero di origine palestinese si reca in Cisgiordania per dare un senso alla rottura con un amico d’infanzia diventato un colono ebreo. Mentre cerca di capire perché la loro amicizia non ha retto di fronte alla situazione politica, rivela la sua tragica storia familiare in Palestina. Un’emozionante esplorazione dell’amicizia e dell’identità, attraverso la brutalità dell’occupazione e un grido per la sopravvivenza della cultura palestinese.
Note di regia
In un momento in cui tutte le telecamere sono puntate verso Gaza e Israele, sembra evidente parlare di uno dei “conflitti più antichi del mondo”, come afferma nel mio film Ahmad, un abitante di uno dei tanti campi profughi palestinesi. Quella che era iniziata come una ricerca di dialogo è diventata una triste metafora del “conflitto” israelo-palestinese: la comunicazione si è interrotta e l’amicizia ha cessato di esistere. Oggi non posso fare a meno di confrontare le immagini dei telegiornali dei palestinesi che fuggono dalle loro case con quelle della Nakba del 1948, che spinse la mia famiglia a emigrare. È quindi importante per me far conoscere le tante ingiustizie subite dal popolo palestinese e offrire uno spazio affinché la memoria palestinese rimanga viva.